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Atletica paralimpica, nel World Gran Prix brillano Sabatini e Contrafatto

19 aprile 2021 | 12:00
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Atletica paralimpica, nel World Gran Prix brillano Sabatini e Contrafatto

Le due azzurre si danno sfida nei 100 metri. Tapia migliore prestazione mondiale nel peso

Venezia – Ritorno in Italia per il World Para Athletics Grand Prix, il circuito mondiale di atletica paralimpica, con il terzo meeting dell’anno a Jesolo (Venezia).

Nei 100 metri la sfida al femminile della categoria T63 vede il successo della primatista mondiale Ambra Sabatini con 15.62 (-2.8) davanti alla vicecampionessa iridata Monica Contrafatto, alle sue spalle in 16.05. Appassionante il duello tra le azzurre, nonostante il vento contrario. Due mesi dopo la tappa inaugurale di Dubai in cui ha strabiliato con il record di 14.59 tolto per due centesimi a Martina Caironi, stavolta la 19enne Sabatini vince in casa. E sulla stessa pista dove aveva esordito in questa specialità, agli Assoluti dello scorso settembre.

La giovane toscana delle Fiamme Gialle, astro nascente del movimento, racconta: “Emozionante essere di nuovo qui, da allora sono cambiate tante cose e mi sembra quasi irreale. Alle Paralimpiadi spero in un podio tutto italiano, insieme a Martina e Monica. Ci vorranno testa, gambe e tanto cuore”. Per la siciliana Contrafatto (Studentesca Rieti Milardi), bronzo a Rio e doppio argento mondiale, l’obiettivo è chiaro: “Punto a Tokyo, adesso mi trovo in piena preparazione. Il mio sogno più grande? Tre azzurre a medaglia nella stessa gara. Sono felice per Ambra, perché l’atletica deve crescere con i giovani come lei”. Ora le due italiane occupano i primi due posti nel ranking mondiale dell’anno.

All’esordio stagionale Oney Tapia spedisce il disco a 40,87 firmando la migliore prestazione al mondo del 2021 nell’Italian Para Athletics Top Challenge. Argento alle ultime Paralimpiadi di Rio oltre che due volte oro europeo F11, riparte nel cammino verso l’evento clou in terra giapponese. Il lanciatore delle Fiamme Azzurre è campione continentale in carica anche del peso e con una gara in crescendo arriva a un promettente 13,20 che vale il terzo posto nelle graduatorie mondiali. “Test importanti in queste prime gare – commenta – e i risultati non sono da buttare via. Da qui si riprende a lavorare”.

Due i record italiani della manifestazione. Sulla pedana del peso F35 va a segno Nicky Russo: 12,57 in apertura, poi 12,88 al quinto tentativo. La vita sportiva ricomincia a 46 anni per il lucano, tornato l’anno scorso alla sua passione che aveva messo da parte a causa della sclerosi multipla diagnosticata nel 2002. A Jesolo il portacolori dell’Atletica Virtus Lucca è stato riclassificato ma supera anche il proprio limite stabilito nella passata stagione con 11,98 nella precedente categoria F37. Riesce nell’impresa anche la trevigiana Laura Dotto (Oltre Onlus Montebelluna), mezzofondista che ritocca il suo primato nazionale dei 400 T20 e scende a 1:07.79, superando quello ottenuto sempre allo stadio Armando Picchi due anni fa in occasione degli Assoluti. Spicca quindi il record europeo siglato del peso F41 dalla turca Rabia Cirit con 8,14, incrementando il 7.90 di quest’anno della croata Ana Gradecak.

È un “work in progress” per Annalisa Minetti. Nei 1500 T11, che le hanno regalato il bronzo paralimpico a Londra 2012, l’atleta delle Fiamme Azzurre taglia il traguardo in terza posizione con 5:14.75, accompagnata dalla guida Berardino Chiarelli. La prospettiva della qualificazione per Tokyo dovrà necessariamente passare per l’obiettivo intermedio degli Europei del prossimo giugno a Bydgoszcz, in Polonia.

Sui 400 metri Riccardo Bagaini (Sempione 82) fa scattare l’attività outdoor correndo in 52.04 nella categoria T47 e si comporta bene Ndiaga Dieng (Anthropos Civitanova) che avvicina il personale nella gara T20 con 50.34.

Il vento concede una tregua nella prova di Jacopo Cuculo (Safatletica Piemonte), promessa nell’asta prima del suo incidente in allenamento, che non è lontano dal record assoluto dei 200 T38 con 28.65 (-0.9). Nel lungo ad aggiudicarsi il successo con un balzo a 6,54 (-0.4) è il 22enne Marco Cicchetti (Fiamme Azzurre), quarto agli Europei 2018, davanti al veterano 54enne Roberto La Barbera (Pegaso) atterrato a 6,15 (-1.0). Al femminile Arjola Dedaj (Non Vedenti Milano), campionessa mondiale del 2017, salta 4,60 con una brezza di poco oltre la norma (+2.2): la stessa misura del suo record italiano indoor T11, centrato a Padova alla fine di marzo, ma anche del sesto posto iridato di due anni fa a Dubai. Nel peso Giuseppe Campoccio (Paralimpico Difesa), campione europeo F33 nel 2018, gareggia nella categoria F34 dopo essere stato riclassificato e si piazza terzo con 8,88.

Jesolo è invece la prima uscita internazionale sul suolo italiano per Davide Morana (Pegaso). Dopo la partecipazione agli Assoluti indoor, lo sprinter amputato ai quattro arti a causa di una meningite fulminante si esprime nei 100 T62 in 13.45 con una prestazione fortemente condizionata dal vento contrario (-4.7). Il 27enne siciliano, che da sei anni vive a Murcia in Spagna, dà così il via alla sua avventura agonistica di alto livello iniziata grazie a un crowdfunding che gli ha regalato le protesi da corsa.

Nei 200 metri T64 è Riccardo Cotilli (Sempione 82) a gioire dopo essersi migliorato di circa un secondo. L’atleta piemontese, che chiude in 25.13 (-0.6), è in costante progressione da quando ha avviato la sua carriera di velocista ed entra così in diretta sfida con Simone Manigrasso, il leader tra gli azzurri nella specialità. Per la categoria T44 rientra Emanuele Di Marino (Fiamme Azzurre) con 25.64. Tra i T43 è migliore prestazione italiana per Matteo Cappelletti (Anthropos Civitanova) che si fa notare con 29.67 (-0.6) in una gara che però non fa parte del programma alle rassegne internazionali.

Brilla nei lanci la tunisina Raoua Tlili. Il suo disco vola a 34,72 e non è lontano il record mondiale della categoria F41, che resta a poco più di mezzo metro. Un’altra campionessa iridata in carica si mette in evidenza nel lungo T46: la 18enne ecuadoriana Kiara Rodriguez salta 5,52 con troppo vento a favore (+3.2) e 5,49 regolare (+1.1). Il fuoriclasse francese Timothee Adolphe corre in 11.51 (-2.2) sui 100 T11 e la velocista ungherese Luca Ekler, tre volte sul podio agli ultimi Mondiali di Dubai, fa segnare il crono di 27.58 (-1.5) nei 200 T38 di cui è vicecampionessa iridata. In tutto iscritti circa 300 atleti di 32 nazioni nel terzo appuntamento stagionale del circuito, che si ripropone dopo l’annullamento dell’edizione 2020, e il primo della serie in Europa. (fispes.it)

(foto@Mantovani/Fispes)

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