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Tokyo 2020, Simona Quadarella è bronzo negli 800 stile: “Medaglia dal valore immenso”

L’azzurra vince la prima medaglia ai Giochi. Dopo la delusione nei 1500 stile si riprende la rivincita

Tokyo – E’ l’Olimpiade del cuore e della testa. Gli azzurri vanno oltre i loro problemi fisici, di virus e gastrointerite e salgono sul podio di rabbia agonistica. E il talento, le medaglie in palmares e ciò che sino a Tokyo hanno costruito sono un grande bagaglio tecnico. E allora ecco Simona Quadarella a festeggiare un bronzo molto prezioso, che dentro sé ha quella medaglia sfuggita nei 1500 metri stile e anche l’oro che sarebbe dovuto arrivare, probabilmente, se fosse stata in piena forma. E’ il bronzo negli 800 a cingere nella notte italiana il collo della tricampionessa europea e campionessa mondiale di Gwangju.

Classe, orgoglio, con la voglia proprio di cancellare quella delusione là nei 1500 della gloria. Gli 800 per la Quadarella sono i preziosi metri del trionfo a Tokyo 2020. Le Olimpiadi del sogno e le prime della carriera. Quarta in finale fino ai 450 metri e poi terza in cassaforte. E’ Katie Ledecky a vincere per la terza volta ai Giochi e dietro l’australiana Ariarne Titmus. Poco importa c’è anche l’Italia sul podio e pure un pezzetto di Roma, che il prossimo anno ospiterà gli Europei di nuoto del 2022. Intanto Simona si prende l’alloro cercato e voluto e lo fa con il tempo di 8’18”35: “E’ stato difficilissimo in un solo pomeriggio resettare quello che era successo nei 1500 e ripartire. E’ una medaglia che ha un valore immenso per me – spiega la 22enne romana, come riporta il sito ufficiale della Federnuoto – con Christian Minotti avevamo pianificato una gara del genere, controllata all’inizio e poi più veloce nella seconda parte. Sapevo che le altre sarebbero partite più forte. Volevo tornare a casa con il sorriso”.

Simona è il ritratto della felicità e diventa la terza italiana a salire sul podio olimpico in specialità, dopo l’argento della concittadina Alessia Filippi a Pechino 2008 e il bronzo di Novella Calligaris a Monaco 1972: “Fa effetto essere virtualmente al fianco di due atlete che hanno fatto la storia del nuoto italiano, tra l’altro Alessia è sempre stata una dei miei idoli: la guardavo sempre con ammirazione, andavo a chiederle l’autografo al Sette Colli – continua la Quadarella – questa doveva essere la mia Olimpiade, quella in cui dovevo realizzare i miei sogni: i 1500 li ha demoliti in parte; questi 800 li ha realizzati”.

Il bronzo olimpico poi, ripercorre il cammino di riavvicinamento alle Olimpiadi, con la gastroenterite che l’ha colpita qualche giorno prima della partenza: “Mi ha destabilizzata l’aver dovuto posticipare la partenza. Ho avuto anche paura di non riuscire ad esserci, per fortuna ho avuto un po’ di tempo per riprendermi. Non so se i 1500 sono andati così per questo motivo, forse è stata una questione di testa più che fisica. E’ stato un passo falso che mi ha reso più forte e matura. Questa medaglia consolida la mia coscienza di atleta”.

(foto@GiorgioScala/DeepBlueMedia)

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