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Europei di Nuoto, De Rose pronto per i tuffi dalle grandi altezze: “Adrenalina pura!”

18 agosto 2022 | 13:34
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Europei di Nuoto, De Rose pronto per i tuffi dalle grandi altezze: “Adrenalina pura!”

Il bronzo mondiale del 2017: “Il segreto è vivere bene la tensione”

Roma – Lanciarsi dal trampolino a 27 metri d’altezza non è cosa da tutti i giorni. Serve un pizzico di follia sopra alla media “soprattutto la prima volta”, sorride Alessandro De Rose, tuffatore azzurro, bronzo mondiale nel 2017.

La storia di Alessandro è una bella storia, di uno che ce l’ha fatta, per merito e per caparbietà. Ha iniziato il suo percorso con i tuffi tradizionali, a Cosenza, ma giovanissimo interrompe l’attività a causa della prematura scomparsa del padre. Un percorso a ostacoli, che fra mille avventure, cambiamenti e rivoluzioni l’ha portato a dedicarsi all’high diving e ad entrare, pioniere fra gli italiani, nel circuito mondiale. Grazie a sua moglie Nicole Belsasso, che è anche la sua allenatrice, Alessandro ha intrapreso un percorso eccezionale, a braccetto con la Federazione Italiana Nuoto, dando vita a un Programma Tuffi dalle Grandi Altezze che sta formando giovani atleti.

De Rose, sarà una gara di alto livello, di fronte a un pubblico caldo e appassionato. Che cosa si aspetta?

“Sarà una emozione fortissima. È per noi la prima edizione degli Europei delle grandi altezze e viverlo qui a Roma è come vivere un sogno indescrivibile. Abbiamo visto il calore che ci mette il pubblico e la carica che trasmette, per cui posso solo immaginare cosa significa stare lassù”.

Nei giorni che hanno preceduto questo appuntamento ha sognato già la sua gara?

“In realtà è un sogno ricorrente. Sono due anni che sappiamo di questo Europeo in casa, la Federazione ha iniziato un progetto con noi, formando una squadra per le grandi altezze. Devo ammettere che tante volte mi è capitato di pensare a questo Europeo e di accarezzare l’idea di vincere una medaglia davanti a questo pubblico”.

C’è il rischio che gareggiare davanti ai suoi tifosi possa metterle pressione?

“C’è, come è normale che sia. È una pressione che può essere negativa durante la vita di tutti giorni con mia moglie, mi dispiace per lei – sorride-, perché divento un po’ insopportabile. Però ho l’esperienza dalla mia parte e di solito riesco a trasformare questo nervosismo in adrenalina per gareggiare al meglio e dare il massimo”.

Quanto bisogna esser ‘pazzi’ per provare una disciplina del genere?

“Più che pazzi devi essere un amante dell’adrenalina. Col progetto della FIN i ragazzi che prenderanno parte a questo evento hanno avuto la fortuna di fare un percorso che li ha portati su in maniera graduale. Questo certamente aiuta a fare quel passo verso il vuoto, quel passo che molti definiscono folle ma che folle non è”.

E questa adrenalina di cui parlava lei l’ha sempre avuta nella vita? Ha sempre cercato qualcosa di nuovo, una sfida diversa?

“In realtà sono un tipo molto pauroso, amo però le sfide estreme, quelle adrenaliniche. Di recente ho provato il bungee jumping da 175 metri, lassù era diverso. Noi abbiamo l’acqua, là c’era il cemento. Fra le due attività c’è a mio avviso una differenza fondamentale: qui sono io a controllare il mio corpo e me stesso, lì un po’ meno, devi affidarti a un elastico”.

In programma ha altre sfide estreme?

“Ho già provato il lancio col paracadute, vorrei provare deltaplano, parapendio…”

De Rose inizierà la sua caccia al podio europeo con il primo tuffo obbligatorio previsto alle 18 di oggi, 18 agosto, ai campi 1 e 2 del Circolo del Tennis del Foro Italico.

Foto Giorgio Scala/DBM

(fonte@roma2022.eu)

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