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Scherma Paralimpica, l’Italia conquista 15 medaglie: Giordan due volte sul podio

7 dicembre 2022 | 19:33
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Il presidente Azzi: “Crescita esponenziale dei ragazzi e delle ragazze”

Varsavia – La scherma italiana ha chiuso con 15 medaglie i Campionati Europei Paralimpici Varsavia 2022. Un bottino ricchissimo che migliora numericamente quello dell’ultima edizione di Terni 2018, quando gli azzurri salirono 14 volte sul podio.

In attesa del ritorno della fuoriclasse Bebe Vio, in preparazione per giocarsi la qualifica alle Paralimpiadi di Parigi 2024, è un risultato di grande rilievo per la spedizione italiana, che vanta il maggior numero di medaglie conquistate sulle pedane polacche rispetto a tutti gli altri Paesi partecipanti, benché il Medagliere sia ad appannaggio della Gran Bretagna che ha conquistato ben 6 medaglie d’oro. Per l’Italia, invece, il “conto” finale è di 2 ori, 8 argenti e 5 bronzi.

Un bilancio che dà estrema soddisfazione al presidente della Federazione Italiana Scherma, Paolo Azzi, presente a Varsavia insieme al Consigliere federale e capo delegazione azzurro in Polonia, Alberto Ancarani, e che rappresenta il frutto del lavoro svolto da tutto il settore Paralimpico, coordinato dal maestro Dino Meglio e guidato dai responsabili d’arma Simone Vanni per il fioretto, Francesco Martinelli per la spada e Marco Ciari per la sciabola.

L’ultima giornata ha riservato il secondo oro. Nelle gare a squadre domenicali, infatti, è arrivato il trionfo della sciabola maschile azzurra: Edoardo Giordan, Matteo Dei Rossi e Gianmarco Paolucci si sono laureati campioni d’Europa con una prestazione entusiasmante, sancito dal successo in finale sull’Ungheria. Argento da applausi ma con qualche rimpianto per la formazione di fioretto femminile: Andreea Mogos, Loredana Trigilia e Alessia Biagini hanno ceduto in finale con l’Ucraina per due sole stoccate (45-43).

E nei giorni precedenti nelle prove a squadre, indicatore sempre molto rilevante dello stato di salute del movimento, erano arrivate altre due medaglie. Prezioso argento per la squadra di fioretto maschile con Emanuele Lambertini, Matteo Betti, Michele Massa e il veterano Marco Cima. Bronzo che sa d’impresa per la squadra di sciabola femminile che con la capitana Loredana Trigilia a fare da trascinatrice nel momento decisivo, con il contributo fondamentale della stacanovista Rossana Pasquino, di Andreea Mogos e della più giovane e new entry del quartetto Julia Markowska.

A livello individuale, invece, gli azzurri hanno conquistato 11 medaglie.

L’oro è stato firmato da Leonardo Rigo, 21enne emiliano, che ha trionfato nella categoria C di fioretto maschile. Un successo entusiasmante per il giovanissimo portacolori della Zinella Scherma San Lazzaro di Savena, che nella terza giornata della kermesse continentale ha fatto suonare l’Inno di Mameli in Polonia tra il tripudio di compagni e tecnici per i quali è una sorta di “beniamino”, un uomo squadra (anche se la categoria C non prevede le gare dei team), per la simpatia e l’amicizia che condivide con tutto il gruppo. Per Rigo, tra l’altro, si è trattato di un bis di medaglie, avendo conquistato anche il bronzo nella spada categoria C.

Doppio argento individuale per Emanuele Lambertini. Il 23enne bolognese delle Fiamme Oro si è confermato uno dei grandi protagonisti del movimento paralimpico della scherma azzurra, chiudendo secondo sia nella spada che nel fioretto categoria A, e in quest’ultima gara l’ha accompagnato sul podio, salendo sul terzo gradino, anche Matteo Betti, senese delle Fiamme Azzurre, 37 anni e ancora una voglia di matta di arricchire un palmares che conta anche un bronzo alle Paralimpiadi di Londra 2012.

Due argenti a livello individuale anche per Rossana Pasquino. La prof campana – ingegnere chimico e docente universitaria alla Federico II di Napoli – ha sfiorato il titolo europeo sia nella sciabola che nella spada categoria B. Con il suo doppio secondo posto la beneventana della Fiamme Oro si è consolidata ai massimi livelli in entrambe le armi, continuando il suo percorso con obiettivo Parigi 2024.

Argento da applausi per Alessia Biagini nel fioretto femminile B. È la prima medaglia importante per la psicologa toscana, portacolori del Club Scherma Pisa Antonio Di Ciolo, e ha il sapore di un traguardo strepitoso dopo un percorso di crescita fatto d’impegno e sacrifici quotidiani.

Argento anche per Andreea Mogos, nel fioretto femminile categoria A. Un secondo posto che fa eco al risultato di Terni 2018 per la torinese delle Fiamme Oro, con il rimpianto di aver perso l’oro per una sola stoccata, 15-14 in finale contro l’ungherese Hajmasi.

Primo Europeo e prima medaglia individuale per il 18enne marchigiano Michele Massa. Il giovanissimo dell’Accademia Scherma Fermo ha tirato con personalità e coraggio, vincendo da esordiente il bronzo nella spada categoria B.

Ed è stato bronzo individuale anche per Edoardo Giordan nella categoria A di sciabola. Il romano delle Fiamme Oro, ormai da anni realtà del movimento internazionale, era arrivato in semifinale subendo appena quattro stoccate e il terzo posto è la conferma della sua forza.

Non hanno conquistato medaglie, ma s’inseriscono di diritto tra le note liete del gruppo azzurro paralimpico, Sofia Brunati e Veronica Martini. Il concetto di squadra, infatti, è stato il segreto alla base del team Italia a Varsavia, che ha potuto contare anche sul lavoro dei tecnici di staff Amedeo Giani e Antonio Iannaccone, dello sparring Alessandro Paroli, del medico Gianvito Rapisarda, del fisioterapista Christian Lorenzini e dell’armiere Stefano Formenti.

“Il bottino è decisamente ricco ma oltre questi numeri, davvero importanti, ci sono motivi di soddisfazione se possibile ancor più grandi – il commento del presidente della Federazione Italiana Scherma, Paolo Azzi –. Quest’edizione degli Europei, che mancavano da quattro anni, ha evidenziato la crescita esponenziale del movimento paralimpico azzurro: abbiamo tanti giovani che si sono affacciati da poco sul palcoscenico internazionale e a Varsavia hanno dimostrato di essere davvero preparati e competitivi, mettendo in luce dei miglioramenti incredibili e coltivando adesso legittime ambizioni per Parigi, ma anche per il grande obiettivo di quest’anno che sarà il Mondiale Paralimpico in casa, che ospiteremo nell’ottobre 2023 a Terni”.

(foto@AugustoBizzi)

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